mercoledì 24 luglio 2013

TEM: il nuovo piano finanziario

Il Sole 24 Ore (Tem, ecco il nuovo piano finanziario dopo il via ai 330 milioni statali, 24.07.2013, di Massimiliano Carbonaro, qui l’articolo completo), dopo il prestito a fondo perduto di 330 milioni ottenuti con il “decreto del fare”, pubblica il nuovo piano finanziario della TEM.

“Grazie alla novità del finanziamento pubblico (i 330 milioni del Dm Lupi) è stata ora ridefinita, per un'opera che ha una concessione di 50 anni, un'architettura finanziaria che si articola in questo modo: 330 milioni fonte statale; 590 milioni di capitale proprio versato dai soci, l'equity (il capitale sociale attuale è di 200 milioni); 950-1.000 di milioni di finanziamento a debito, da parte di Cassa depositi e prestiti (il 50%) e delle banche commerciali (la restante metà); 220 milioni, infine, di Iva (che dovrà anch'essa essere coperta da specifici prestiti a breve termine)”.

Nel 2014 poi questa struttura finanziaria sarà destinata a cambiare ancora con l’ingresso della Bei (Banca europea degli investimenti) che, insieme alla Cassa Depositi e Prestiti, si assumerà l’intero carico dei finanziamenti di lungo periodo, lasciando alle banche commerciali quelli meno rischiosi di breve periodo, “dimostrando ancora una volta che in questo momento i grandi project financing con un'esposizione finanziaria di lunga o lunghissima durata non sono affrontabili da banche che non siano in qualche modo legate al pubblico”.

Il primo passo per rispettare questo piano sarà l’aumento di capitale da 245 milioni di euro che sarà deliberato dal prossimo consiglio di amministrazione di TE spa previsto per la fine del mese di luglio. Un passaggio di cui si avrà occasione di scrivere.

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