lunedì 22 aprile 2013

Taglio del bosco di Vione: quantificati i danni

La Polizia provinciale ha denunciato alla Procura per “danno ambientale” “senza possibilità di ripristino” la società affittuaria dell’area su cui sorgeva il bosco di Vione spazzato via un mese fa da un taglio indiscriminato. Lo riporta il Corriere della Sera (Raso al suolo il bosco di Vione, 22 aprile 2013, di Paola D’Amico).

Lo scorso 13 marzo, infatti, con in mano l’autorizzazione dell'Ente Parco per il taglio di 20 pioppi ibridi e di 30 robinie, sono stati invece abbattuti circa duecento alberi tra cui 98 querce, 20 intani e 28 olmi, cancellando di colpo un piccolo ma prezioso bosco nel comune di Basiglio, tra l’altro a poche centinaia di metri dall’oasi di Lacchiarella.

La Polizia provinciale, ulteriore beffa, non ha trovato neanche “traccia delle piante che dovevano essere messe a compensazione di quelle (poche) per le quali era stato autorizzato il taglio”.

Nel caso la Provincia di Milano si costituisse parte civile nel procedimento contro gli autori di questo scempio potrebbe chiedere fino ad 86 mila euro di risarcimento. Questo a meno che la Procura non adotti il cosiddetto “metodo svizzero” che quantifica il danno assegnando un valore economico ad ogni albero abbattuto in base alla sua rarità, posizione e dimensione. E’ un augurio.

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